In-4 (21 cm) 1055 (1) Al frontespizio marca xilografica: Salamandra coronata fra le fiamme, in cornice figurata e motto “Virtuti sic cedit invidia”. Testatine e finalini. Bella pergamena floscia d’epoca. Alone di gora nelle prime pagine e un forellino da tarlo tra le pagine 665-686 e745-764. Doglioni Giovanni Nicolò (1548-1629). Letterato, nato a Venezia nel 1548 e morto ivi nel 1629. Esercitò il notariato a Venezia e ricoprì la carica di cancelliere dell’officio delle miniere. Zenaro Damiano. Libraio ed editore attivo a Venezia, figlio di Clemente. Aveva bottega a S. Bartolomeo al segno della Salamandra (insegna registrata nel 1563). Per lui lavorarono come commessi Giuseppe Zenaro, figlio di Antonio Maria, Francesco Ravera, figlio di Battista, e Giovanni Battista Ratteri, figlio di Baldassarre. Dal 1584 fece parte della Società dell’Aquila che si rinnova. Dopo il 1587 formò una società con l’erede di Girolamo Scoto, gli eredi di Giovanni Varisco e gli eredi di Melchiorre Sessa. Fu anche in società con Girolamo Franzini. Quasi tutti i tipografi attivi a Venezia in quel periodo lavorarono per lui. Morto nel 1604 o nel 1605.
In-4 (21 cm) 1055 (1) Al frontespizio marca xilografica: Salamandra coronata fra le fiamme, in cornice figurata e motto “Virtuti sic cedit invidia”. Testatine e finalini. Bella pergamena floscia d’epoca. Alone di gora nelle prime pagine e un forellino da tarlo tra le pagine 665-686 e745-764. Doglioni Giovanni Nicolò (1548-1629). Letterato, nato a Venezia nel 1548 e morto ivi nel 1629. Esercitò il notariato a Venezia e ricoprì la carica di cancelliere dell’officio delle miniere. Zenaro Damiano. Libraio ed editore attivo a Venezia, figlio di Clemente. Aveva bottega a S. Bartolomeo al segno della Salamandra (insegna registrata nel 1563). Per lui lavorarono come commessi Giuseppe Zenaro, figlio di Antonio Maria, Francesco Ravera, figlio di Battista, e Giovanni Battista Ratteri, figlio di Baldassarre. Dal 1584 fece parte della Società dell’Aquila che si rinnova. Dopo il 1587 formò una società con l’erede di Girolamo Scoto, gli eredi di Giovanni Varisco e gli eredi di Melchiorre Sessa. Fu anche in società con Girolamo Franzini. Quasi tutti i tipografi attivi a Venezia in quel periodo lavorarono per lui. Morto nel 1604 o nel 1605.In-4 (21 cm) 1055 (1) On the title page, woodcut brand: Crowned salamander among the flames, in a figurative frame and motto “Virtuti sic cedit invidia”. Headers and tailpieces. Beautiful limp parchment of the period. Halo of water stains on the first pages and a small wormhole between pages 665-686 and 745-764. Doglioni Giovanni Nicolò (1548-1629). Man of letters, born in Venice in 1548 and died there in 1629. He practiced as a notary in Venice and held the position of chancellor of the mining office. Zenaro Damiano. Bookseller and publisher active in Venice, son of Clemente. He had a shop in S. Bartolomeo under the sign of the Salamandra (sign registered in 1563). Giuseppe Zenaro, son of Antonio Maria, Francesco Ravera, son of Battista, and Giovanni Battista Ratteri, son of Baldassarre, worked for him as clerks. From 1584 he was a member of the Società dell’Aquila, which was revived. After 1587, he formed a partnership with the heir of Girolamo Scoto, the heirs of Giovanni Varisco, and the heirs of Melchiorre Sessa. He also formed a partnership with Girolamo Franzini. Almost all the printers active in Venice at that time worked for him. He died in 1604 or 1605.